martedì 31 maggio 2011

Varese al voto

Questa nota è stata pubblicata su Facebook il giorno 13 maggio 2011.


Non lo nascondo: vedere le anziane signore in centro a Varese che rifiutano i volantini del "Partito dell'amore" (citazione) mi ha strappato un sorriso, forse di speranza.

Tra due giorni cominciano le elezioni a Varese. Pur non abitandoci, spero che possano affermarsi due persone: Alexander Mayer, vent'anni, Sinistra Ecologia e Libertà, e la candidata nella lista del Movimento Cinque Stelle, Federica D'Elia, che va all'ultimo anno di istituto tecnico ITPA, diciannove anni. Con la speranza di giovane cambiamento. Mentre Umberto Bossi e Ignazio La Russa, passeggiando per Corso Matteotti, si scambiano battute da buontemponi, sorseggiando un caffè e una Coca-Cola ("Lui è un porcone", dice il primo al secondo, e giù le risate dei militanti) e Fontana, dal suo sito, sciorina con foga tutte le belle cose realizzate in questi anni, questi ragazzi si dannano per dire la loro, proporre idee, impastarsi le mani diprogetti, affermare: "Ci siamo, adesso proviamo noi". Valore aggiunto? L'inesperienza di chi si mette in gioco. Passato prossimo contro futuro semplice.

E' di Gandhi l'affermazione: "In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica". E allora guardateli, da capo a piedi. Osservate gli sguardi, gli atteggiamenti, i vestiti; Cogliete la differenza tra una cravatta e una kefiah. Ascoltate le loro affermazioni e leggete quello che scrivono su Facebook, e ditemi chi vi piacerebbe che progettasse il vostro prossimo futuro in

città.

venerdì 6 maggio 2011

La rivoluzione energetica parte dalla Sicilia

In Italia il fotovoltaico è una realtà fattibile ed efficiente. Eʼ una fonte di energia versatile, pulita, “democratica” e sì, anche economica. E dal Sud può arrivare un grande esempio per il Nord.


Già nel 2009 la Sicilia aveva raggiunto quella che in termini anglosassoni è definita la grid parity, ovvero la soglia di equilibrio per cui i costi di produzione di energia solare erano uguali a quelli per la produzione di energia da fonti tradizionali. Questa regione dʼItalia sta letteralmente trascinando lʼintera penisola verso un traguardo eccezionale: sarà infatti la nostra nazione, secondo gli studiosi, a raggiungere per prima in Europa la grid parity a livello di tutto il territorio. E quello energetico, in Italia, è un campo davvero allʼavanguardia che permette di confrontarci e di entrare in competizione con la Germania, nostra “avversaria” agonistica in questa corsa al verde. Tra il 2007 e il 2008, la produzione di energia legata al fotovoltaico è aumentata, sul suolo nazionale, del 400%.

La Sicilia può davvero rappresentare lʼinizio di una nuova rivoluzione, la rivoluzione energetica del millennio. Come? Utilizzando al meglio ciò che ha di più prezioso e disponibile: il sole. Grazie allʼenergia fotovoltaica è infatti possibile sconvolgere la tradizionale concezione di produzione dellʼenergia.

Il tempo delle grandi centrali di produzione di massa è concluso. Le centrali a carbone vedono esaurirsi le materie prime combustibili e sono assai inquinanti. Gli impianti nucleari nascono già morti, poiché la terza, la quarta e le future generazioni migliorano e migliorerebbero solo in termini di sicurezza, certificando lʼimpossibilità di ottenere una centrale nucleare totalmente sicura e in grado di essere “assorbita”, presto o tardi, dallʼambiente naturale. Il problema delle scorie, infatti, rimane. Inoltre, episodi come quelli avvenuti a Chernobyl e a Fukushima sono manifesti tragicamente chiari dellʼinaffidabilità di tali impianti.

Il futuro dellʼenergia è pulito e democratico. Con il solare, ognuno vale uno: montati sui tetti, i pannelli catturano la luce del Sole e la riconvertono in energia elettrica capace di rendere ogni casa, ogni cellula di produzione autosufficiente. Il surplus che deriva da una grande produzione viene intelligentemente messo in circolo e condiviso con chi ne ha bisogno. In questo modo si crea una rete democratica di produzione dellʼenergia ove la piramide produttore-consumatore viene ribaltandosi del tutto. Lʼunico grande produttore non esiste più e viene soppiantato da centinaia, migliaia, milioni di piccoli produttori che si forniscono lʼenergia da sé. Eʼ un cambiamento radicale che coinvolge anche le nostre abitudini e i nostri stili di vita: Essere in un certo modo “padroni” dellʼenergia che utilizziamo comporta un diverso approccio in termini di consumo.

I picchi di produzione avvengono, con i pannelli al silicio, in estate e durante il giorno. Ciò vuol dire che gli elettrodomestici andranno fatti funzionare nelle ore diurne e di notte il consumo di energia -già basso in Italia- dovrà essere calibrato. In inverno la produzione decisamente inferiore di energia rispetto allʼestate potrà favorire un uso più attento dei riscaldamenti in modo da evitare sprechi. Sono da sfatare, infine, i miti e le ubbie popolari secondo cui gli impianti fotovoltaici siano una spesa sostenibile da pochi. Grazie agli incentivi governativi infatti è possibile assorbire il costo sulla base di tutta lʼenergia elettrica prodotta e venduta al gestore nazionale. Lo Stato remunera per ventʼanni la produzione di energia da fotovoltaico e in più un impianto di questo genere rappresenta un investimento per il futuro, che garantisce lʼindipendenza energetica e la certezza di un mondo un poʼ più pulito. Ed è dalla Sicilia, dai suoi cittadini che deve partire questo investimento, deciso e travolgente, che coinvolga man mano tutte le regioni e tutta lʼEuropa. Abbiamo a disposizione il più favorevole dei climi. Utilizziamo appieno le nostre potenzialità; siate i veri rivoluzionari che da tanto tempo mancano allʼItalia.


Articolo pubblicato su L’Obiettivo n°8 del 6 maggio 2011