Oggi ho visitato Torre Galfa a Milano, il palazzo di vetro e alluminio occupato da pochi giorni da un gruppo di artisti e studenti del mondo dell'arte e della cultura. Ho parlato con uno degli organizzatori, che anche se dice di non fare differenze, di preferire che il suo nome non venga fatto, di dire che è "uno dei Lavoratori dell'arte", a me è sembrato che fosse la mente organizzatrice, il punto di riferimento per tutti gli altri, il motore dell'occupazione. Quando gli ho parlato mi ha voluto specificare che questa non era - non è - un'occupazione. Loro hanno realizzato una liberazione di uno spazio pubblico. Liberazione. Lo hanno reso libero e usufruibile a tutta la cittadinanza. Il grattacielo Torre Galfa, trentatré piani, quinto per altezza a Milano, abbandonato da quindici anni, simbolo di una Milano che si espande e cresce ma mentre si fa bella fuori marcisce e implode dentro, vuota e sgonfia.
Liberazione.
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