
Lunedì 20, nel Newseum di Washington, Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha tenuto, in diretta tv, una conversazione dal titolo "Investing in America", di tema economico, con un gruppo di lavoratori americani, studenti e imprenditori.
Mi ha colpito l'intervento di una donna afro-americana che ha detto: "Sono stanca di difenderti, di difendere la tua amministrazione, l'idea di cambiamento per cui ho votato. Mi hanno detto che ho votato per un uomo che stava per cambiare le cose in maniera significativa per la classe media, e io sto aspettando, sto aspettando signore. Non lo sento ancora questo cambiamento".
Un trentenne poi ha domandato al presidente: "E' dunque finito per me questo sogno americano?".
E' la delusione e la paura a prevalere nelle loro parole, e non a torto. La crisi in America è ancora molto forte e nonostante una serie di stimoli economici, che hanno potuto salvare circa 750 mila posti di lavoro tra aprile e giugno 2010, il tasso di disoccupazione è ancora molto elevato.
La speranza che portò Barack Obama alla Casa Bianca due anni fa sembra erodersi lentamente.
Le persone ci credono sempre di meno, poiché non vedono risultati tangibili.
Anche se qualche miglioramento sta avvenendo, l'America non è ripartita del tutto e non tutti hanno acquisito di nuovo il posto di lavoro, o proprio non ne hanno uno.
A queste persone il Presidente americano ha risposto, con una limpidezza incredibile: "Il mio obiettivo qui non è convincervi che ogni cosa sia dove è necessario che sia. Ma sto dicendo che ci stiamo muovendo nella giusta direzione".
I dati tecnici diffusi dal sito recovery.gov fanno pensare bene, e allo stesso tempo le parole di Obama sono molto apprezzabili. La sincerità, si sa, non basta, ma per lo meno aiuta.
Il Presidente conferma il fatto che la via intrapresa è quella giusta, ma è necessario del tempo per risolvere la situazione creatasi in precedenza. Quella famosa situazione di cui parlavo nel post precedente.
Bisogna rimboccarsi le maniche e mantenere la speranza.
Ma la domanda che rimane è: Quanto dura il tempo di una speranza?
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